Io adoro andare a visitare Templi e Santuari. Come molte persone straniere ritengono la loro grandiosità ed il fatto che siano immersi nella natura come soli punti forti, anche per i Giapponesi la questione purtroppo non è molto più profonda. Vediamo quindi più nel particolare quali siano le vere differenze fra un Tempio ed un Santuario.
La religione di origine è diversa
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Un Santuario è sede degli Dei provenienti dalla religione Shintoista: religione basata su antichi miti, in cui ogni aspetto della Natura è considerato come una manifestazione divina.
Al contrario, i Templi provengono dal culto Buddhista e dalle sue ramificazioni e varie denominazioni. Ogni ramificazione ha poi il suo fondatore, e di conseguenza il suo primo Tempio, chiamato “Honzan”.
Molti Giapponesi non conoscono correttamente la propria religione e nonostante questo praticano funerali con riti Buddhisti e Shintoisti e vanno a visitare le tombe dei loro avi sin dalla giovane età.
Quale fra i due ha il classico portale detto “tori-i” all’ingresso?
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Quando entrate in un Santuario, provate ad alzare gli occhi e vedrete un portale. Avrete sicuramente visto quello del Santuario Heian a Kyoto, uno dei più grandi al mondo. Il portale, detto “tori-i”, semplicemente rappresenta il punto di passaggio dal mondo degli uomini al mondo di Dio.
In genere vengono dipinti di colore rosso, ma possono essere anche neri e diversi nell’aspetto e nelle decorazioni. Comunque sia, il loro scopo principale e anche quello di dare dignità e decoro al Tempio che li segue.
In quale dei due si trovano le statue del Buddha?
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Ovviamente nei Templi, dove le statue del Buddha sono accuratamente poste al centro della struttura così che i fedeli possano pregare di fronte a loro più facilmente. Per esempio il Grande Buddha nel Tempio Todaiji a Nara è famoso nel mondo per essere il più grande, ma ciò che non si sa realmente, è che la sua espressione e la sua postura sono caratteristiche ben più degne di nota che le sue dimensioni.
Molte persone ritengono che quando si entra nei Templi e si vedono le statue del Buddha, esse contribuiscano al rilassamento del corpo e dello spirito. Per questo fra i Giapponesi ci sono molti fan e collezionisti di queste statue, che vanno nei Templi proprio per vederle dal vivo.
Sono solo i Santuari a poter essere denominati “power spots”? Oppure anche i Templi?
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I “power spots” (lett. luoghi di potere), sono posti, in genere con connotazioni religiose, noti per miracoli o eventi che possono essere definiti come altamente spirituali o addirittura paranormali.
Molti dei “power spots” in Giappone sono Santuari. Questo perché in dati luoghi, i visitatori possono in effetti avvertire la potenza della Natura (Dio) che li circonda, specie se in una foresta o in altri posti dove gli Dèi sono creduti risiedere. In particolar modo, sono ritenute di grande energia e potere le montagne alle spalle del santuario di Shinzan, definite come un luogo “traboccante di pura potenza divina”.
Tuttavia vi sono anche Templi, come quello di Shitennoji a Osaka, che sono in effetti considerati “power spots” pur non essendo Santuari. In particolare, Shitennoji è ufficialmente il piu antico Tempio governativo del Giappone (Templi che ricevevano l’appoggio dello Stato, soprattutto se dedicati allo Shogun), fondato dal Principe Shotoku, e ancora oggi un Tempio ricchissimo di storia.
Conclusioni
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Avete imparato le differenze fra i Templi ed i Santuari e come distinguerli?
Come molte persone non sanno le differenze fra bene e male, purtroppo la maggior parte dei visitatori di Templi e Santuari non sanno delle loro profonde connessioni con la religione e la storia. Come detto all’inizio, gli piacciono solamente perché sono grandi, silenziosi, con aria pulita e immersi nella natura.